Pulizia canali aria: quando si deve eseguire?
Qual è il momento migliore per eseguire la Pulizia canali aria? La risposta non è semplice. La Pulizia canali aria deve essere eseguita tutte le volte che si verificano alcune situazioni critiche come:
- un incremento di assenze sul posto di lavoro per malessere dell’apparato respiratorio
- nei cambi di stagione dall’inverno alla primavera, oppure dall’estate all’autunno
- nelle riaperture dei locali dopo un tempo in cui sono stati non utilizzati.
I condotti aeraulici nell’ultimo periodo sono diventati oggetto di verifiche continue al fine di limitare o eliminare completamente la possibilità di contaminazione da COVD-19.
Va detto infine che ogni regione si regola autonomamente sulla manutenzione degli impianti di climatizzazione.
Molte strutture alberghiere, che nei prossimi mesi vorranno riaprire, saranno oggetto di sanificazione poiché per molti mesi sono stati costretti a restare chiusi. La motivazione risiede nel fatto che un ambiente chiuso può diventare sede preferita per la formazione di colonie di batteri. Questi batteri normalmente hanno la tendenza ad annidarsi all’interno dei canali dell’aria, in quei punti definiti “più caldi” e difficili da raggiungere.
Bonificare e pulire canali dell’aria è importante al fine di impedire situazioni di disturbo generalizzato. Tipicamente si parla di mal di testa, debolezza, occhi arrossati. Tutte situazioni che difficilmente si riesce a ricondurre alla gestione di impianto di condizionamento non efficace. Questi sintomi sono tipici di un edificio definito “malato”.
Una verifica da parte di un tecnico specializzato potrà aiutarti a stabilire il livello di pulizia dei tuoi canali, in modo da stabilire l’eventuale programmazione di una bonifica con relativa sanificazione dell’impianto di climatizzazione.
Impianto pulito, aria salubre
In Italia, l’associazione AIISA ha definito in modo univoco i protocolli da seguire per pulire, bonificare e sanificare tutti i sistemi di climatizzazione nei vari ambienti lavorativi e nelle strutture dove soggiornano pazienti e ospiti. I vari protocolli hanno come obiettivo quello di riportare entro un range stabilito la carica batteriologica attraverso l’utilizzo di prodotti disinfettanti nel pieno rispetto della legge.
Continuare a pulire e disinfettare gli ambienti e i canali dell’aria è un modo sicuro per tenere controllato lo sviluppo del virus COVID-19 e delle sue mutazioni. Non si può ricondurre la pulizia solo alle necessità legate al COVID-19, ma un impianto pulito è utile anche per i seguenti motivi:
- un impianto pulito è più efficiente e allontana il momento della sostituzione della macchina
- l’impianto ben tenuto è più “green”, perché i consumi sono più contenuti e rispettosi dell’ambiente
- migliore qualità dell’aria pulita: aria sanificata e priva di ogni forma organica nociva.
Una pulizia adeguata dell’impianto di climatizzazione non si riferisce solamente alla pulizia di una macchina destinata al raffrescamento, ma si fa riferimento ad un sistema più complesso e completo che comprende in alcuni casi anche un sistema di riscaldamento, molto utile nelle mezze stagioni. Questo tipo di macchina ha all’interno una pompa di calore che è in grado di estrarre l’aria fresca presente all’interno del locale e immettere aria calda per riscaldarlo.
Se una macchina del condizionamento non è pulita, nel momento in cui inizia a funzionare, indipendentemente dall’azione eseguita, l’aria immessa nei locali potrebbe essere ricca di pulviscolo nocivo per chi lo respira. Quando si parla di pulviscolo non ci si riferisce solamente alla polvere, ma in particolare:
- a composti di tipo organico leggero e volatile pronto ad annidarsi dentro le nostre narici
- a micro e nano particelle che possono attecchire sugli alveoli polmonari
- a microorganismi e virus, causa di molte forme di malattie contagiose
- ad alcune forme di elementi naturali come polline, acari, funghi e spore causa di allergie più o meno gravi.
Inoltre, la bonifica dei canali e dei condotti aeraulici è di fondamentale importanza al fine di prevenire la formazione della legionella.
La presenza di questo pulviscolo potrebbe essere la causa di forme particolari di dermatiti, infiammazioni del setto nasale e del bulbo oculare, mal di testa, bronchiti, cioè tutti quei sintomi riconducibili ad un ambiente non sano.
Pulizia dei canali aeraulici
Esistono a livello mondiali, procedure standardizzate al fine di operare in modo preciso e sicuro in merito alla pulizia dei canali aeraulici o sistemi detti HVAC.
L’Associazione Italiana Igienisti Sistemi Aeraulici indica in modo univoco il modello da seguire per realizzare a regola d’arte la pulizia del canale aria. Questo modello comprende le quattro fasi di cui si compone l’attività:
- sopralluogo con rilievi fotografici e prelievo campioni
- studio della situazione e progettazione dell’intervento
- intervento di pulizia e bonifica
- relazione finale con fotografie e registrazione intervento nel libretto della macchina.
Un sistema di climatizzazione si compone di un gran numero di elementi, molti dei quali posso diventare zone in cui si possono formare focolai di batteri:
- UTA (unità di trattamento dell’aria): è il cuore dell’impianto. La macchina che ci garantisce il trattamento dell’aria in termini di pre-filtrazione, purificazione e sanificazione.
- batteria di pre e/o post riscaldamento: sezione dell’impianto che si occupa di riscaldare l’aria
- canale: quella lunga galleria di strutture più o meno grandi attraverso il quale l’aria climatizzata viene distribuita
- bocchettone o grigliato: l’apertura dotata griglia il cui compito è quello di immettere l’aria presente all’interno del canale.
- serrande: tipi di valvole motorizzate o manuali, il cui compito è quello di lasciar passare o meno l’aria
Sottovalutare la presenza di questi elementi potrebbe significare la minimizzazione della complessità di questo sistema.
La pulizia canali aria viene eseguita attraverso l’utilizzo di spazzole rotanti di dimensioni differenti, in funzione della tipologia del canale. Queste spazzole vengono trasportate e fatte ruotare da un robot, dotato di led molto potenti e doppia telecamera, che viene posizionato all’interno del condotto. In seguito, i residui di polvere e sporcizia che sono stati scrostati dalle pareti vengono aspirati da uno speciale aspirapolvere. Solo in questo modo potremmo essere certi che i singoli elementi che compongono il canale possano essere puliti a fondo, tale per cui ogni forma di sostanza nociva sarà rimossa.
Per questo motivo, chi esegue questo tipo di lavoro deve essere certificato e riconosciuto a livello internazionale per le capacità e le modalità operative.
Il fatto che ci sia una macchina a svolgere il “lavoro sporco”, non toglie il fatto che i tecnici debbano indossare DPI e adottare comportamenti adeguati al fine di svolgere in completa sicurezza l’attività.
INAIL ha realizzato un documento molto preciso in merito alla conduzione degli impianti di climatizzazione e alla sua manutenzione con l’obiettivo di svolgere a regola d’arte l’intera attività di controllo, pulizia, bonifica e relativa attività di sanificazione.
Ti ricordo che l’amministratore delegato è sempre l’unico responsabile per la mancata manutenzione secondo quanto stabilito dai protocolli di sicurezza a livello nazionale e deve dimostrare che di aver dato disposizioni per eseguire le manutenzioni periodiche mostrando il libretto di manutenzione che il tecnico deve compilare alla conclusione dell’attività, annotando eventuali discrepanze o anomalie da sistemare.
Canale dell’aria: la pulizia non è sempre invasiva
Nella maggior parte dei casi, dopo aver fatto una pulizia approfondita dei canali aria, non è sempre obbligatorio eseguire le successive, specie se ravvicinate nel tempo, in modo così incisivo come quella precedente. Sarà sufficiente una video ispezione per valutare il grado di pulizia del canale e se le condizioni lo permettono, dopo un’attenta valutazione, rimandare alla volta successiva. Per contenere la diffusione del virus COVID-19, gli interventi di bonifica e sanificazione, sono divenuti molto ravvicinati.
Recentemente molte aziende stanno stipulando piani di intervento programmati e mirati per venire incontro al cliente e per soddisfare le richieste dell’ISS (Istituto superiore di sanità).
L’obiettivo è sempre lo stesso: ridurre al minimo, quando non si riesce ad azzerare completamente, il rischio per la salute dell’essere umano presente all’interno dei locali, sia da un punto di vista biologico, sia da un punto di vista chimico.
Una manutenzione dei canali aria troppo superficiale potrebbe incidere sulla velocità di diffusione di batteri e virus che si nascondono all’interno dei canali e in tutti quei punti in cui il flusso d’aria devia come curve, gomiti e salti di quota.
Per questi motivi è indispensabile l’utilizzo del robot all’interno dei canali per visionare la reale situazione.
Non tutti i clienti visionano i materiali prima di essere installati, anzi non succede quasi mai. Un canale dell’aria, quando viene installato, ha la stessa lucidità del lavello della cucina appena comprato: è acciaio. Dopo qualche mese di utilizzo continuo, dove il flusso d’aria scorre per essere distribuito nei locali, un leggero strato di polvere si deposita al suo interno: un po’ come quando si accendono i termosifoni e dopo qualche giorno inizia ad apparire la polvere generata dall’aria calda che si mischia con l’aria fredda generando dei piccoli cambi di pressione che smuovono la polvere.
Con il trascorrere del tempo, la polvere, l’umidità che si forma all’interno del canale, e relativi batteri e funghi si miscelano, creando forti concentrazioni di incrostazione, molto difficili da eliminare. Dopo qualche anno quelle colonie di batteri sono diventate delle vere città di batteri, trovando terreno fertile, e un microclima adeguato a svilupparsi e mettere su famiglia.
È importante pensare alla salute di chi ci sta vicino e alla nostra. È giusto pensare per tempo alla manutenzione, alla pulizia canali aria. Oggi si riesce ad intervenire in modo preciso e puntuale, al fine di far risparmiare al cliente inutili multe, fermi macchina, il cui valore è sicuramente superiore ad una verifica periodica, talaltro obbligatoria per legge.
Il libretto per la gestione e la manutenzione del gruppo UTA ha al suo interno la tutta la storia del sistema di climatizzazione, a partire dal progetto di installazione, al numero delle macchine di ventilazione, al numero di pompe di calore e batterie di riscaldamento, il numero di griglie, filtri e condotti. È fondamentale per chi esegue l’intervento dell’impianto di climatizzazione aver ben chiaro tutta la storia e tutti gli interventi che sono stati eseguiti.
Non solo canali aria – anche split e fan coil
Dopo aver capito quali siano gli elementi che compongono il nostro sistema di aria condizionata, potrebbe capitare di aver a che fare con un sistema misto: non solo canali aria, ma anche fan coil o classico split casalingo, il tecnico, comunque procedere sempre in modo schematico e preciso:
- individuare spezzoni di condotto della lunghezza di 30 metri.
- per garantire la completa sicurezza sia di chi lavora, sia del personale estraneo all’attività, l’area deve essere
- le parti dell’impianto che possono essere smontate e lavate, vengono tirate giù.
- i canali vengono puliti e bonificati a norma di legge con strumenti adeguati e materiale disinfettante adeguato
- riposizionamento di tutti gli elementi staccati e bonificati o sanificati
- rimozione completa del cantiere e sanificazione dell’area dove è stata eseguita l’attività di bonifica, al fine di eliminare eventuali detriti che possono essere caduti o diffusi durante le operazioni
Per questo motivo ti consiglio manutenzioni periodiche: non sai esattamente cosa si possa annidare all’interno di questi canali che sono sempre chiusi e non è facile vedere cosa ci possa essere al suo interno. Una figura specializzata nell’eseguire questi tipi di lavori, svolgerà al meglio la pulizia canali aria.
Diversamente se dovesse esserci uno split o un fan-coil si procede nel seguente modo:
- si toglie il cassone esterno e tutti i suoi filtri
- con l’aspirapolvere si elimina ogni forma di polvere o liquido presente all’interno
- viene spruzzata una sostanza per diluire lo sporco insistente sulle superfici e quindi si aspira dopo averlo fatto agire
- si lavano i sistemi filtranti e si procede con l’asciugatura del fan-coil o dello split
- alla fine, viene spruzzato uno spray battericida per eliminare completamente ogni forma di batterio che comunque è rimasto attaccato, se mai ci fosse ancora qualcosa presente.
Ricordati una manutenzione preventiva potrebbe farti risparmiare molti soldi, non solo in termini strettamente legati all’impianto aeraulico, ma anche eventuali stop dell’impianto di produzione per inadempienze normative. Una mancata verifica oggi, potrebbero corrispondere a mancati guadagni domani.
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